Carta carburante per auto a noleggio: tutto quello che c’è da sapere

Carta carburante per auto a noleggio: tutto quello che c’è da sapere

Noleggiando un auto o un veicolo commerciale si può utilizzare la carta carburante?

Per le aziende e per i liberi professionisti che necessitano di veicoli commerciali e auto per esercitare la propria professione, il NLT, cioè il noleggio a lungo termine, è un’ottima soluzione. Risparmio sui costi di gestione, tariffe all inclusive e possibilità di utilizzare sempre mezzi nuovi e performanti sono solo alcuni dei vantaggi.

Per quanto riguarda veicoli e auto a noleggio e carta carburante come funziona? Molti business utilizzano delle carte carburante per pagare i propri rifornimenti dati gli innumerevoli benefici e spesso ci si chiede se possano essere utilizzate anche con veicoli a noleggio. La risposta è affermativa, anzi alcune compagnie di noleggio forniscono loro stesse le carte carburante.

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Noleggio a lungo termine per aziende: quando conviene?

A prescindere dalla grandezza della propria azienda, il noleggio a lungo termine è la soluzione ideale di mobilità. Infatti, sono molte le imprese che hanno deciso di noleggiare al posto di acquistare o prendere in leasing i mezzi per la propria flotta o per se stessi.

Grazie al NLT le aziende e i professionisti possono contare su offerte personalizzate, su un risparmio sul costo dei mezzi e su notevoli vantaggi fiscali.

Noleggiando un mezzo non si dovrà pagare la tassa di proprietà, l’assicurazione, la manutenzione e non ci si dovrà preoccupare della svalutazione dei veicoli. Inoltre, quando i veicoli sono destinati ad uso commerciale è possibile dedurre il 100% dei costi del noleggio e il 100% dell’IVA.

Inoltre, molte compagnie di noleggio permettono alle aziende di inserire anche altri benefit all’interno dei loro piani come il pagamento dei pedaggi, servizi extra per la gestione del parco mezzi ed anche soluzioni per il rifornimento come le carte carburanti.

Cosa sono le carte carburante per aziende e P.IVA

Le carte carburante sono delle tessere simili a delle carte di credito (o di debito in alcuni casi) che permettono di pagare il carburante alle auto aziendali o ai veicoli del proprio parco mezzi. Essendo un metodo di pagamento elettronico permette di ricevere la fatturazione elettronica e quindi adempiere agli obblighi delle normative in vigore.

Utilizzando le fuel card è anche possibile tracciare tutti i movimenti e avere sempre disponibile un resoconto dettagliato degli spostamenti, dei rifornimenti ecc. Raccogliere questi dati significa poter ottimizzare successivamente il parco mezzi e dunque risparmiare ulteriormente.

Carta carburante per auto a noleggio: tutto quello che c’è da sapere

Tipologie di carte carburante

Sul mercato ci sono diverse tipologie di carte carburante per auto a noleggio. Oltre alla differenza tra carte carburante prepagate, cioè di debito, è quelle di credito, le tessere si distinguono per le tipologie di stazioni di servizio convenzionate. Rispetto a questo troviamo:

Le carte carburante monomarca: queste carte sono erogate direttamente dalle compagnie petrolifere che gestiscono anche i distributori di benzina del proprio brand. Per questo motivo possono essere utilizzate solo in quelle pompe di benzina e solitamente prevedono sconti e promozioni per i clienti.

Le carte carburante multimarca: le multimarca sono erogate da terzi che si convenzionano con un certo numero di brand di pompe di benzina. In questo modo chi le sceglie può accedere a più punti di rifornimento e scegliere quello che costa meno.

Le carte carburante universali: le carte universali non hanno limiti e possono essere utilizzate in tutti le stazioni di servizio. La libertà di scelta è sicuramente il vantaggio principale di questa tipologia di carta carburante.

I vantaggi di scegliere una carta carburante

Ecco alcuni vantaggi di utilizzare una carta carburante per auto a noleggio:

  • Risparmio di tempo per le pratiche amministrative;
  • Riduzione del rischio di errori in fase di contabilizzazione;
  • Migliore gestione del parco mezzi;
  • Rifornimento più veloce;
  • Monitoraggio costante delle transazioni e dei percorsi;
  • Recupero dei costi del carburante e dell’IVA.

Carta carburante per auto a noleggio: si può utilizzare?

Le carte carburante si possono utilizzare anche su auto a noleggio o prese in leasing oltre che su quelle di proprietà. Non esistono vincoli a riguardo, anzi molto spesso sono proprio le compagnie che noleggiano le auto che forniscono alle aziende o ai liberi professionisti l’opzione di ricevere, insieme al veicolo, anche la carta carburante associata. In caso però l’azienda abbia già carte carburante di proprietà, nella maggior parte dei casi, sarà possibile associarle al nuovo veicolo preso in noleggio.

Come funziona e cos’è una carta carburante monomarca

Come funziona e cos’è una carta carburante monomarca

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Secondo la normativa vigente, le aziende e i liberi professionisti sono obbligati a fare rifornimento ai propri veicoli aziendali con dei mezzi di pagamento tracciabili e trasparenti. Le famose schede carburante cartacee non sono più valide per dedurre le spese effettuate per l’acquisto di carburante e neanche per detrarre l’IVA.

A parte le classiche carte di credito aziendali, molti player nel mercato della mobilità hanno deciso di proporre ai professionisti del settore delle carte carburante. Le carte carburante sono prepagate o con addebito e facilitano la rendicontazione grazie alla fatturazione elettronica unica ed esclusiva per le spese carburante.

Di carte carburante ne esistono varie tipologie, dalle carte monomarca alle multimarca alle universali. In questo articolo andremo nel dettaglio della carta carburante monomarca. Continua a leggere per capire se è la tipologia più adatta alla tua azienda, come funziona e quali sono le migliori.

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Cosa sono le carte carburante aziendali

Le carte carburante sono una soluzione ottimale per le imprese con un parco mezzi o per i liberi professionisti con almeno un mezzo aziendale. Per chi viaggia spesso per lavoro, il rifornimento di carburante è una spesa ingente e porta via molto tempo all’amministrazione per la rendicontazione.

Pagando il rifornimento con la carta carburante monomarca o multimarca che sia, è possibile accedere ad una serie di vantaggi. Attraverso l’utilizzo di una tessera carburante verrà emessa periodicamente una fattura elettronica unica che permette di rendere più efficiente i processi amministrativi. Infatti, in questo modo dedurre i costi del carburante e detrarre l’IVA sarà più veloce.

Sul mercato esistono varie tipologie di fuel card per rispondere a tutte le esigenze dei lavoratori e dei business. Le carte carburanti si differenziano per tipologia di addebito del pagamento (prepagata ricaricabile o con addebito sul conto corrente), per tipologia di stazioni di servizio convenzionate (monomarca, multimarca, universale) e per tipologia di carburante acquistabile (diesel, benzina, ricarica elettrica, gpl e metano).

Come funziona e cos’è una carta carburante monomarca

Come scegliere la carta carburante migliore per il tuo business

Per identificare la migliore carta carburante per il proprio business è importanti capire quali sono le tratte più percorse dal parco mezzi? Quali sono i distributori presenti? Che tipologia di veicoli ho nel mio parco mezzi?

Rispondendo a queste domande sarà possibile districarsi tra le varie proposte di carte carburante e scegliere effettivamente la versione che più risponde alle proprie necessità. Nel prossimo paragrafo vedremo nel dettaglio la carta carburante monomarca.

Carta carburante monomarca

Una carta carburante monomarca è una tessera carburanti direttamente erogata dalle compagnie petrolifere che controllano anche le stazioni di servizio affiliate al proprio brand. Dall’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica, molte catene petrolifere hanno deciso di creare delle carte carburante monomarca per fidelizzare i propri clienti e semplificare il loro lavoro.

Lo svantaggio principale di queste carte è la scarsità della scelta di distributori che possono essere utilizzati per il rifornimento. Essendo carte carburante monomarca è possibile utilizzarle solo e soltanto nelle pompe di benzina affiliate e gestite dal brand della carta stessa.

D’altro canto, i brand di carta carburante monomarca concedono spesso sconti, offerte e promo agli utilizzatori o addirittura rendono gratuita la richiesta della carta. Grazie ai programmi di fidelizzazione, il risparmio sul carburante è praticamente garantito.

Per chi è adatta una carta carburante monomarca? Principalmente per tutti coloro che percorrono quasi sempre lo stesso tragitto e dunque fanno rifornimento sempre nello stesso distributore. Anche per chi ha un distributore di fiducia può essere conveniente convenzionarsi con quel particolare brand attraverso una tessera carburante.

Come funziona e cos’è una carta carburante monomarca

Come scegliere la carta carburante migliore per il tuo business

Di carte carburante monomarca ne esistono molte, tra le più diffuse e le più vantaggiose ci sono:

Cartissima Q8: la carta carburante monomarca di Q8, chiamata CartissimaQ8, è utilizzabile in tutte le stazioni di servizio Q8 e Q8easy. Gli oltre 3.000 punti vendita distribuiti in tutta Italia ti permetteranno di trovarne sempre uno durante il tuo viaggio. Q8 propone quattro formule (Light, Pro, Premium e Executive) che integrano funzionalità e servizi personalizzati per andare in contro a tutte le necessità dei business e dei liberi professionisti. Inoltre, il portale online dedicato, CartissimaWEB, è ottimo per i fleet manager che vogliono avere una panoramica generale sulle spese e controllare i driver in tempo reale.

IP Card Plus: La carta carburante IP Plus è la più capillare d’Italia con oltre 5.000 punti di servizio. Oltre ai carburanti sarà possibile acquistare anche lubrificanti, AdBlue, lavaggi, pedaggi e usufruire del portale di gestione all-inclusive online dedicato per il monitoraggio degli acquisti. Con la carta IP Plus i business possono scegliere il tipo di pacchetto e personalizzarlo su misura.

Quali sono i requisiti per richiedere una carta carburante prepagata o con addebito?

Quali sono i requisiti per richiedere una carta carburante prepagata o con addebito?

Carta carburante con addebito o prepagata: requisiti, caratteristiche e normativa

Nel 2019 è stata abolita la scheda carburante ed è entrato in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica per l’acquisto di carburante per aziende e possessori di P.IVA. Ciò significa che per pagare il rifornimento è obbligatorio utilizzare metodi tracciabili ed elettronici come una carta carburante.

Di fuel card però esistono varie tipologie, prepagate o con addebito, e scegliere la migliore per il proprio business è importante per massimizzare i benefici fiscali e amministrativi. Da tenere in considerazione sono anche i requisiti che ogni tipo di carta carburante richiede alle aziende e P.IVA che la vogliono acquistare.

In questo articolo vedremo i requisiti necessari per richiedere una carta carburante e le caratteristiche delle card carburante prepagate e quelle con addebito in conto bancario.

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Carta carburante aziendale come funziona

Gestire, monitorare le spese relative all’acquisto di carburante per la propria flotta o per il proprio veicolo è un processo fondamentale per ottimizzare i costi aziendali. La fatturazione elettronica, entrata in vigore nel 2019, ha reso obbligatorio l’utilizzo di mezzi di pagamento tracciabili e trasparenti per poter accedere al recupero dell’IVA. Tra i sistemi di pagamento idonei troviamo: assegni bancari e postali, addebito diretto, bonifico bancario o postale, bollettino postale, carte di credito, debito o prepagate.

Per agevolare le aziende ed i professionisti sono state immesse nel mercato varie carte elettroniche aziendali specifiche per l’acquisto del carburante chiamate “carte carburante”. Tali metodi di pagamento permettono il tracciamento delle transazioni, sono ottimi sistemi per la gestione delle flotte e possono essere di due tipologie:

  • carta carburante con addebito diretto sul conto corrente;
  • carta carburante elettronica prepagata.

Scegliere l’una o l’altra non si deve basare solo su una preferenza soggettiva ma anche, e soprattutto, su elementi concreti come: gli obiettivi e le necessità del business, i costi delle carte e il soddisfacimento dei requisiti richiesti dai fornitori per ognuna delle due tipologie.

Carte prepagate carburante

Una carta carburante prepagata, o carta carburante ricaricabile aziendale, è uno strumento di pagamento collegato ad un circuito e non ad un conto corrente. Per tale motivo ha un plafond limitato e deve essere ricaricata quando necessario. Infatti, il credito è caricato in anticipo e viene detratto automaticamente ad ogni transazione.

Le carte prepagate benzina possono essere o meno collegate ad un conto corrente ed esistono anche nella versione usa e getta.

Quali sono i requisiti per richiedere una carta carburante prepagata o con addebito?

Carte carburante con addebito sul conto corrente

Le carte carburante con addebito sul conto corrente, al contrario delle prepagate, non necessitano di essere ricaricate ma attingono direttamente dal conto e funzionano come carte di credito o carte di debito a seconda della tipologia richiesta.

La maggior parte delle carte carburante sul mercato funziona a credito e si prevede il pagamento dilazionato a 14 giorni con successivo ricevimento della fattura elettronica.

Quali requisiti deve avere un’impresa per ottenere una carta carburanti?

A seconda della tipologia di tessera benzina scelta, prepagata o con addebito, i fornitori richiedono alcuni requisiti minimi di accesso.

Per una carta carburante prepagata non sussiste nessuna tipologia di requisito. Qualunque azienda può prendere per il proprio business una carta prepagata benzina proprio in virtù del fatto che non è collegata a nessun conto corrente, ma va ricaricata ogni volta e il credito è subito accessibile.

Per una carta con addebito in conto corrente invece, i fornitori richiedono specifici requisiti riguardanti la solvibilità dell’azienda. In questo modo si eviterà il sovraindebitamento delle aziende e il rischio di perdite da parte dei creditori verrà ridotto. Inoltre, per quelle con addebito serve avere 1 bilancio in attivo depositato o comunque avere l’attività aperta da almeno 1 anno.

Requisiti per nuove imprese che vogliono una carta carburante

Una nuova azienda, un business appena aperto può avere difficoltà ad avere i requisiti necessari per richiedere una carta con addebito in conto. Dunque, per le nuove aziende e P.IVA o per coloro che non hanno i suddetti requisiti, si può valutare o di depositare una cauzione per richiedere la tessera carburante con addebito oppure optare per una ricaricabile che, al contrario, non richiede alcun requisito per averla.

Cartissima Q8 come funziona per la ricarica elettrica

Cartissima Q8 come funziona per la ricarica elettrica

Dal 2022 si potrà fare la ricarica elettronica anche con la Cartissima Q8

La mobilità elettrica è stata al centro della discussione sul mercato automotive per tutto il 2021 e continuerà ad esserlo anche per i prossimi anni. Ma come si è evoluto il settore delle carte carburante? E uno dei leader Cartissima Q8 come funziona in questo momento per le auto e i veicoli elettrici?

Con le varie restrizioni e l’obiettivo di neutralità fissato dall’Europa al 2030 anche le aziende si devono adeguare alle nuove policy. Soprattutto per il settore logistica e per il settore trasporti c’è stata negli ultimi tempi la necessità di elettrificare. Sia le flotte aziendali che il parco mezzi devono cambiare e di conseguenza devono cambiare le funzionalità delle carte carburante.

In questo articolo scopriremo Cartissima Q8 come funziona per la ricarica elettrica e molto altro.

Continua a leggere per sapere come pagare per una ricarica elettrica nel 2022 con una carta carburante, dove trovare le stazioni di ricarica convenzionate e tutti i vantaggi.

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Mobilità elettrica: un settore in crescita

I mutamenti nel settore automotive e la necessità di un cambiamento per salvaguardare l’ambiente hanno portato ad una elettrificazione delle flotte e del parco mezzi delle PMI. Negli ultimi anni la tendenza è chiara: sempre più aziende e privati scelgono le auto ibride plug in ed elettriche.

I dati confermano questa tendenza: per i primi mesi del 2021 sono state immatricolare oltre 100 mila auto elettriche. Rispetto a due anni fa si parla di un incremento del +251%. Questo per le auto, ma anche per quanto riguarda le due ruote c’è stata una crescita. In questo caso si parla del +84,5% rispetto al 2020.

La rivoluzione delle carte carburante: ora anche per l’elettrico

La composizione del parco mezzi delle imprese sta radicalmente cambiando, il numero di mezzi elettrici sta piano piano aumentando e questi nuovi modelli stanno soppiantando i mezzi endotermici. Per questo motivo anche le carte carburante si stanno evolvendo.

Non basta più fornire sconti e soluzioni per la mobilità tradizionale ma bisogna anche virare verso beni e servizi pensati ad hoc per gli autoveicoli green come ad esempio delle schede carburante dedicate.

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Cartissima Q8 come funziona per la ricarica elettrica

La carta carburante Q8 cambia insieme alle flotte aziendali. Da tempo si vociferava che il colosso Q8 stesse per lanciare dei servizi integrati appositamente pensati per le motorizzazioni elettrificate e adesso è così. Dal 2022 infatti con Cartissima Q8 si potrà acquistare anche la ricarica elettrica del proprio veicolo.

Ma non solo, Q8 ha voluto espandersi in tutto il mondo della “sostenibilità” fornendo ai fleet manager anche uno strumento per monitorare i consumi in termini di CO2. Partendo dalla consapevolezza i manager delle flotte aziendali potranno intraprendere percorsi di riduzione delle emissioni e rendere il proprio parco mezzi più green. Queste funzionalità della scheda carburante Q8 sono ancora in fase di sviluppo ma sono attese nel corso del 2022.

Dove usare Cartissima Q8 per la ricarica elettrica

Ma dunque Cartissima Q8 come funziona per la ricarica a veicoli elettrici? Con Q8 sarà possibile prenotare lo stallo di ricarica in tantissimi punti di ricarica in Italia ed anche in stazioni di ricarica ultra fast. Quest’ultimo tipo di stazioni permette una ricarica veloce del mezzo e vuole avvicinare la user experience della ricarica a quella del tradizionale pit stop alla stazione di servizio con benzina e diesel.

Man mano che la rete di colonnine di ricarica e punti di ricarica si espande si avranno sempre più luoghi dove si ha accesso a questi servizi anche con le Q8 tessere carburante.

Cartissima Q8 fatturazione elettronica normativa

Da qualche anno è obbligatorio per i professionisti avere una carta carburante per detrarre l’IVA dalle spese per il carburante. La normativa è stata implementata per favorire la trasparenza e la sicurezza delle transazioni.

Inoltre con la fattura elettronica che viene automaticamente erogata se si utilizza una tessera carburante (in questo caso sinonimo di carta carburante) è possibile ridurre il tempo speso per la gestione amministrativa.

Q8 fatturazione elettronica: per quanto riguarda questa specifica vediamo che il cliente avrebbe:

2 fatture al mese di cui una il 15 del mese e una a fine mese. In entrambi i casi l’addebito avverrà 15 giorni dopo.

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Vantaggi della carta carburante Q8 Cartissima per aziende e P.IVA

Vediamo adesso Cartissima Q8 come funziona e tutti i suoi vantaggi:

  • Gestione semplificata online con servizio H24
  • Fatturazione elettronica unica per la detrazione dell’IVA
  • Adatta ad aziende di tutte le dimensioni ed anche per liberi professionisti
  • Gestione H24 per bloccare le carte e monitorare le transazioni
  • Controllo smart della flotta
  • Cartissima q8 costi di gestione bassi
  • La carta Q8 non va sostituita in caso di cambio del veicolo
  • Il rifornimento anche attraverso uno smartphone
  • Distributori Q8 sia per ricarica elettronica che rifornimento tradizionale capillari sul territorio
  • Soluzioni personalizzate in base alle esigenze dei professionisti come la versione Cartissima Q8 business
  • Le carte carburanti Q8 sono sicure perché protette dal doppio PIN e dai PIN dinamici

 

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Fringe Benefit Auto Aziendali: tassazione uso promiscuo

Fringe Benefit Auto Aziendali: tassazione uso promiscuo

Tutta la normativa sulla tassa su auto aziendale e come funzionano i fringe benefit auto aziendali

I fringe benefit sono dei bonus welfare accessori che le aziende erogano ai dipendenti. Ricevere dei benefit welfare vuol dire avere un work-life balance in positivo e quindi essere più produttivi. Per le aziende quindi è ragionevole motivare i dipendenti in questo modo. Inoltre si hanno delle agevolazioni fiscali connesse alla distribuzione di fringe benefit notevoli. Tra i più convenienti troviamo i fringe benefit auto aziendali.

In questo articolo scopriremo come funzionano i fringe benefit per le imprese e come risparmiare sulla tassa sull’auto aziendale.

Cosa sono i fringe benefit

I fringe benefit sono considerabili come una voce ulteriore (nella categoria compensi in natura) nella busta paga del lavoratore. Vengono erogati dalle aziende ai propri dipendenti come beni o servizi aggiuntivi e sono all’interno del welfare aziendale.

Quali sono le categorie di fringe benefit più richiesti e più diffusi?

  • Cellulare aziendale;
  • I buoni acquisto;
  • Il computer aziendale;
  • L’assistenza sanitaria integrativa;
  • Agevolazioni per palestre, spa, viaggi;
  • Fringe benefit auto aziendali a uso promiscuo.

Benefit auto aziendale come funziona

Per quanto riguarda l’auto aziendale a uso promiscuo esiste attualmente una normativa agevolata che garantisce alle persone che lavorano di essere tassato secondo una percentuale del valore vero dell’auto aziendale che cambia a seconda delle emissioni dell’auto stessa. Questo poi sarà è calcolato su base dei chilometri annuali. Nei prossimi paragrafi andremo nel dettaglio della normativa sui fringe benefit auto aziendali.

Fringe Benefit Auto Aziendali

Vediamo come si calcola ora il valore imponibile, cioè le tasse dovute rispetto al benefit auto aziendale a uso promiscuo. Notiamo che fino al 2019 la tassazione avveniva per percentuale ed era uguale per ogni tipo di veicolo o vettura (che era del 30%). Ad oggi però la percentuale dovuta viene calcolata differenziando tra auto più inquinanti e meno inquinanti. Le emissioni sono quindi ciò che modifica il calcolo delle tasse sui fringe benefit auto aziendali.

Questa normativa vale per tutti i veicoli di nuova immatricolazione in uso promiscuo e si hanno percentuali diverse di tassazione a seconda delle emissioni di agenti inquinanti:

 

  • 25% per auto con emissioni di Co2 fino a 60 g/km
  • 30% per auto con emissioni di Co2 comprese tra 60 e 160 g/km
  • 50% per auto con emissioni di Co2 comprese tra 160 e 190 g/km
  • 60% per auto con emissioni di Co2 oltre a 190 g/km
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Fringe benefit calcolo del costo finale della tassa su auto aziendale ad uso promiscuo

Per calcolare il costo finale delle tasse sull’auto aziendale fringe benefit ad uso promiscuo bisogna prendere in considerazione anche le tabelle ACI. Per il 2021 valgono quelle del 2020, per il 2022 quelle del 2021 e così via. Ogni 30 novembre vengono rese note queste tabelle per l’anno successivo.

Per quanto riguarda il benefit auto aziendale, notiamo che questo ha una natura forfettaria e perciò non è legato ai chilomentri che il dipendente o il libero professionista percorre sia per i suoi spostamenti privati che per quelli lavorativi. Che l’auto percorra 30.000 km o che ne percorra 50.000, i costi delle tasse saranno le stesse. Non concorrono a definire l’importo della tassazione neanche le spese riguardanti bollo, assicurazione, manutenzione ecc.

Dunque per calcolare esattamente la tassa sui fringe benefit auto aziendale è bene tenere in considerazione i due elementi previsti dall’articolo 51, comma 4 del Tuir:

  • Il costo chilometrico assunto dalle tabelle ACI di cui sopra;
  • Il chilometraggio standard per tutti i lavoratori di 15.000 km.

Il fringe benefit annuale quindi è il risultato della moltiplicazione del costo chilometrico e dei km di percorrenza standard (15.000 km). Dopo basterà calcolare sul risultato ottenuto la percentuale imponibile. Ricordiamo che esistono diverse fasce a seconda delle emissioni della propria auto.

Fringe Benefit auto aziendali e tasse su auto a uso promiscuo

Più la percentuale da tassare dei fringe benefit auto aziendali è alta più ciò influisce sul reddito. Come si nota dunque le spese per le auto aziendali a uso promiscuo sono aumentate soprattutto per chi possiede o per chi ha in noleggio auto molto inquinanti. Tali misure sono in linea con i nuovi parametri europei che vorrebbero la neutralità entro il 2030 (per saperne di più sulle disposizioni europee per ridurre l’inquinamento leggi qui).

Detto questo però queste normative sui fringe benefit auto aziendali incidono molto sul costo dei dipendenti e sul costo delle auto che magari un libero professionista usa sia per esigenze lavorative che personali. Auto aziendale ad uso promiscuo significa proprio questa dualità nell’utilizzo del mezzo che non è solamente legato alla vita lavorativa del proprietario.

Quali modelli di macchine aziendali scegliere per risparmiare sulle tasse auto

Per risparmiare sui costi dei fringe benefit auto dipendenti è opportuno scegliere modelli eco-sostenibili a basse emissioni di agenti inquinanti e di Co2. Questo non solo farà abbassare le spese obbligate per i veicoli ma permetterà anche di inquinare di meno, rendere l’aria più pulita e ridurre l’inquinamento acustico.

Al giorno d’oggi è fondamentale che tutti, anche le imprese e i liberi professionisti si impegnino nella salvaguardia del pianeta.

Per scoprire i modelli di auto e furgoni green più adatti al tuo business e per trovare le offerte più convenienti con i fringe benefit auto aziendali clicca qui.