Buoni benzina e buoni acquisto: esentasse fino a 600 euro con i fringe benefit 2022

Buoni benzina e buoni acquisto: esentasse fino a 600 euro con i fringe benefit 2022

Come erogare ai propri dipendenti 600 euro esentasse di buoni benzina e cumularli con il bonus carburante di 200 euro.

Il 9 agosto 2022 è stato approvato il Decreto Aiuti bis che prevede, tra molte misure, l’aumento del tetto massimo di esenzione fiscale dei fringe benefit. La soglia prevista dal TUIR è di 258,23€, ma sia nel 2020 che nel 2021 era stata raddoppiata per far fronte all’emergenza sanitaria. Nel 2022 è stata addirittura portata a 600 euro per il caro vita.

Le aziende potranno, entro fine 2022, erogare ai propri dipendenti 600 euro in benefit aziendali, che comprendono telefoni aziendali, pc aziendali, buoni regalo e buoni benzina. Inoltre, da quest’anno, è possibile utilizzare i fringe benefit per pagare o chiedere il rimborso delle spese per le utenze domestiche e per le bollette di acqua, gas e luce.

Cumulabile con i 600 euro defiscalizzati dei fringe benefit anche il Bonus Carburante, introdotto nei primi mesi del 2022 e che prevede la possibilità di erogare fino a 200 euro in buoni benzina ai dipendenti.

Continua a leggere per saperne di più sui Fringe Benefit 2022 e sul Bonus Carburante.

Clicca qui per trovare i migliori fornitori di buoni benzina.

Fringe benefit: cosa sono e come funzionano

I fringe benefits sono dei bonus che vengono erogati dai datori di lavoro ai propri dipendenti e rientrano all’interno della categoria del welfare aziendale. Questi compensi in natura permettono di aumentare la soddisfazione percepita dal lavoratore, migliorare il suo work-life balance e quindi fidelizzarlo all’impresa.

La distribuzione di questi benefit, quando non obbligatoriamente prescritta dai CCNL o da contratti individuali, è su base volontaria. Però, come accennavamo prima, i vantaggi del welfare aziendale sono molti, a partire dal fatto che è fiscalmente agevolato. I fringe benefit, come tutte le altre categorie di benefit del welfare aziendali godono di una tassazione di favore.

Continua a leggere per saperne di più sui Fringe Benefit 2022 e sul Bonus Carburante.

Clicca qui per trovare i migliori fornitori di buoni benzina.

Quali beni e servizi rientrano nei fringe benefits

I fringe benefits si dividono in tre categorie: quelli utilizzati solo per fini personali, quelli ad uso promiscuo e quelli che hanno solamente una funziona lavorativa. In linea generale ecco i benefit più diffusi:

banner buoni carburante edenred

Aumentano i fringe benefit: da 258,23€ a 600€ all’anno

Grazie al Decreto Aiuti bis, entrato in vigore lo scorso 9 Agosto, è possibile per le aziende erogare a tutti i propri dipendenti la cifra di 600 euro defiscalizzati all’anno a persona. Con questo Decreto Legge è infatti stata aumentata la soglia massima di esenzione dei fringe benefit.

Inoltre, come specificato si è aggiunta alle prestazioni che rientrano nei fringe benefits anche la possibilità di utilizzare il proprio credito per il pagamento o per il rimborso delle spese relative alle bollette per le utenze domestiche quali acqua, gas e luce.

Bonus Carburante 2022: cos’è e a chi spetta

Nel 2022 non è entrato in vigore solo l’aumento della soglia di esenzione dei fringe benefit, ma è stato varato anche il Bonus Carburante. Nel Decreto del 22 marzo 2022, chiamato “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” oltre al taglio delle accise sul carburante è stata offerta la possibilità alle aziende di erogare 200 euro ai propri dipendenti utilizzabili esclusivamente per il rifornimento.

Il bonus benzina può essere distribuito da tutti i datori di lavoro privati che aderiscono a tutti i propri dipendenti e non serve farne richiesta, l’accredito è automatico.

Il bonus benzina e i fringe benefit sono cumulabili?

I 200 euro esentasse del Bonus Carburante sono un benefit aggiuntivo a quelli già previsti dalla normativa per cui cumulabile con i fringe benefit.

Durante tutto l’arco del 2022, le aziende potranno distribuire, su base volontaria a meno che non specificato da contratti di lavoro collettivi o individuali, 600 euro di fringe benefit (non vincolati a nessun bene o servizio nello specifico) e 200 euro in buoni benzina.

Bonus carburante: 200 euro anche per la ricarica dei veicoli elettrici

Bonus carburante: 200 euro anche per la ricarica dei veicoli elettrici

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il bonus carburanti può essere erogato anche ai possessori di un veicolo elettrico

Nel Decreto “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” entrato in vigore lo scorso 22 Marzo, è stata confermata l’agevolazione chiamata Bonus Carburante a sostegno di tutti i lavoratori dipendenti. Tale misura è stata varata per far fronte al caro prezzi e al caro carburante dovuto all’emergenza in Ucraina e all’inflazione sempre in aumento.

Il Bonus benzina, che ammonta a 200 euro erogabili una tantum dalle aziende ai propri dipendenti riguarda anche i possessori di auto elettriche. Il 14 Luglio, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito e specificato che, i buoni carburante distribuiti come bonus carburanti o l’importo inserito in busta paga, può essere utilizzato dai lavoratori anche per l’acquisto della ricarica elettrica.

Continua a leggere per saperne di più sul bonus carburante e come utilizzarlo per la ricarica dei veicoli elettrici.

Clicca qui per trovare i migliori fornitori di buoni benzina.

Cos’è il bonus carburante

Il bonus carburante, come si legge all’Art. 2 del Decreto Legge del 21 marzo 2022 n.21, può essere erogato dalle aziende ai propri dipendenti una tantum durante il 2022. Il limite entro cui il bonus non concorre alla formazione di reddito da lavoro dipendente è di 200 euro. Questo ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del TUIR (D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917).

Il contributo bonus carburanti non è concesso direttamente dal Governo ma passa dalle aziende che, a loro discrezione, possono erogarlo.

A chi spetta il bonus benzina e come richiederlo

In prima istanza l’agevolazione era stata introdotta soltanto per i lavoratori dipendenti di aziende private. Successivamente però si è ampliata la platea dei possibili beneficiari sostituendo a “aziende private” la locuzione “datori di lavoro privati”. In questo modo vengono inclusi tutti coloro che operano nel settore privato, quindi anche lavoratori autonomi con dipendenti, e vengono esclusi tutti quelli della pubblica amministrazione.

Il bonus benzina spetta, in caso l’azienda decida di erogarlo, a tutti i dipendenti a tempo indeterminato, determinato, parziale, ai lavoratori in smart working, alle persone con contratto di apprendistato, agli stagisti, ai lavoratori a progetto o ai co.co.co. Non c’è bisogno di presentare alcuna richiesta o domanda per ottenere il bonus perché, come dicevamo, è l’azienda che decide se, come e quando erogarlo.

Bonus carburante: 200 euro anche per la ricarica dei veicoli elettrici

Bonus benzina: cumulabile con i fringe benefit?

Il bonus carburante è un’agevolazione che si somma ad altri benefit previsti dalla normativa, come ad esempio i fringe benefit del welfare aziendale. Anche se vengono regolati dalla stessa normativa, cioè l’Art 51 comma 3 del TUIR, il bonus carburanti e i fringe benefit sono cumulabili.

I fringe benefit sono esentasse fino ad un valore massimo di 258,23€ all’anno per dipendente, mentre il bonus carburante è esente per un massimo di 200€ per il 2022 per dipendente. Inoltre, se con i fringe benefit i dipendenti non sono obbligati ad acquistare un bene o un servizio specifico, i buoni benzina o l’importo erogato con il bonus benzina deve essere necessariamente speso per l’acquisto di carburante (GPL, benzina, metano, diesel) o per la ricarica di veicoli elettrici.

Bonus carburante per la ricarica elettrica: come funziona?

Il 14 Luglio l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il bonus carburante è erogabile anche ai proprietari dei veicoli elettrici in quanto la cifra può essere spesa per l’acquisto non solo dei carburanti tradizionali, ma anche dell’elettricità necessaria per la ricarica di un’auto elettrica o ibrida plug in.

 “I buoni benzina in esame sono erogazioni corrisposte dai datori di lavoro privati ai propri lavoratori dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, GPL e metano). Attesa la ratio della norma, riconducibile, come detto, alla volontà del legislatore di indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti “nel contesto del caro carburanti”, si ritiene che l’erogazione di buoni o titoli analoghi per la ricarica di veicoli elettrici debba rientrare nel beneficio di cui trattasi, anche al fine di non creare ingiustificate disparità di trattamento fra differenti tipologie di veicoli.”

Carta carburante universale: perché sceglierla per il tuo business

Carta carburante universale: perché sceglierla per il tuo business

Caratteristiche, requisiti e vantaggi di una carta carburante universale

Con l’entrata in vigore della nuova legge sull’acquisto del carburante per aziende e P.IVA, è stata dismessa la scheda carburante cartacea ed è stato reso obbligatorio il pagamento con metodi elettronici e tracciabili. Le carte carburanti universali, multimarca e monomarca sono, ad oggi, il migliore modo per rifornire i propri veicoli aziendali, siano essi auto o veicoli commerciali.

In questo articolo vedremo le caratteristiche della carta prepagata carburante universale, i requisiti che un’azienda deve avere per ottenerla e tutti i vantaggi.

Clicca qui per trovare i migliori fornitori di carte carburante universali.

Cosa sono le carte carburante e quali tipologie esistono

Con carta carburante si intente uno strumento di pagamento che permette ai dipendenti che la ricevono di acquistare comodamente il carburante necessario per le trasferte lavorative. Grazie alle tessere elettroniche carburante è possibile adeguarsi alle nuove normative, risparmiare tempo grazie alla fatturazione elettronica e, in alcuni casi, anche pagare i pedaggi e altri servizi utili.

Di carte carburanti ne esistono varie tipologie. C’è la carta carburante universale, oppure multimarca o ancora quelle monomarca, che si differenziano tra loro per la tipologia di distributori in cui è possibile rifornirsi. Inoltre, troviamo le carte a debito o a credito che si differenziano per la tipologia di addebito del costo del carburante. Infatti, esistono carte carburanti prepagate e ricaricabili, che funzionano a debito, oppure quelle simili alle carte di credito, che funzionano con addebito sul conto corrente aziendale.

La maggior parte dei distributori di carte petrolifere permette il rifornimento di tutte le tipologie di carburante: benzina, diesel, gpl, metano ed anche la ricarica elettrica. Con l’aumento delle flotte elettrificate anche il mercato delle carte carburanti è cambiato permettendone l’utilizzo anche per il rifornimento di elettricità. Da questo punto di vista esistono poche differenze tra le varie tipologie di carte.

Monomarca, multimarca o universale: quale scegliere?

Le carte carburante monomarca sono perfette per coloro che fanno sempre lo stesso tragitto o che hanno un distributore di fiducia. Questa soluzione infatti è erogata dalle stesse compagnie petrolifere che posseggono i distributori e possono essere utilizzate solo in quella specifica catena.

Le carte carburante multimarca invece permettono più libertà perché, essendo erogate da terzi, possono essere utilizzate in tutte le catene convenzionate, tendenzialmente sono incluse anche alcune pompe bianche.

Con una carta carburante universale ricaricabile invece è possibile rifornirsi in qualunque stazione di servizio, senza alcun limite. Vediamo nei prossimi paragrafi nel dettaglio le caratteristiche delle carte carburante universali e i requisiti per richiederle.

Carta carburante universale: perché sceglierla per il tuo business

Cos’è e come funziona una carta carburante elettronica universale

Una carta carburante universale permette di fare rifornimento ai propri veicoli commerciali o alla propria auto aziendali in qualunque stazione di servizio, anche alle economiche pompe bianche. Inoltre, alcuni fornitori includono nel pacchetto anche il pagamento dei pedaggi e alcuni servizi utili. In questo modo i costi sostenuti per le trasferte aziendali o per il trasporti di merci sono tutti inseriti nella comoda fattura elettronica che è necessaria per il recupero dell’IVA.

I vantaggi per chi sceglie una carta di credito carburante universale sono molti. I principali sono non essere vincolati a determinati percorsi e poter scegliere liberamente i benzinai più economici lungo la strada.

Requisiti per ottenere una carta carburante universale

Di carte carburante ne esistono due tipi: quelle prepagate o ricaricabili e quelle con addebito sul conto corrente dell’azienda. Ma quali sono i requisiti per richiedere ed ottenere queste due tipologie di carte carburanti? Soprattutto per le aziende appena appena avviate può essere utile saperlo.

Per le carte carburante prepagate, ovvero quelle ricaricabili, non ci sono requisiti. Ogni tipo di azienda, anche quelle nuove, possono richiederne una e ottenerla. Il funzionamento in questo caso è simile alle carte aziendali di debito ricaricabili, per cui l’acquisto di carburante viene fatto scalando automaticamente il denaro da quello presente sulla tessera.

Per le schede carburante con addebito sul conto corrente la questione è diversa. Siccome funzionano come le carte di credito tradizionali, cioè prelevano il denaro successivamente all’acquisto, i fornitori richiedono delle garanzie riguardo la solvibilità dell’azienda. Così si eviteranno sovraindebitamenti e si ridurranno i rischi di perdite per i creditori. In più, per ottenere le carte carburante con addebito è necessario avere un bilancio attivo depositato.

Qual è la migliore carta carburante universale?

Carta carburante universale quale scegliere? Tra le migliori carte carburante universali troviamo la TBS Europe. La TBS Europe può essere utilizzata in qualunque distributore, anche nelle pompe bianche per cui il risparmio è assicurato. Inoltre, TBS Europe è una carta prepagata e ricaricabile per cui qualunque tipo di azienda può richiederla senza dover presentare documentazioni o avere determinati requisiti.

Ecco i vantaggi della carta carburante universale TBS Europe:

  • Ottenibile anche senza garanzie;
  • Velocizzazione dei processi amministrativi;
  • Semplificazione del controllo flotte grazie al portale online.

Come risparmiare sul consumo medio di gas in ufficio

Come risparmiare sul consumo medio di gas in ufficio

Il prezzo delle forniture di gas naturale è schizzato alle stelle. Questo fenomeno è dovuto alla situazione di instabilità che sta vivendo il mondo, associata anche agli effetti provocati da una lunga ed estenuante pandemia. Tuttavia, esistono dei pacchetti tariffari e delle accortezze che permettono di limitare il consumo medio di gas in ufficio, consentendo di risparmiare e allo stesso tempo evitare gli sprechi.

Gli uffici accolgono quotidianamente centinaia di lavoratori e per questo sostengono una spesa relativamente elevata al fine di garantire loro le forniture di energia elettrica e gas naturale utili a permettere di svolgere le mansioni di ognuno. Tra le buone pratiche utili al risparmio e alla convenienza, gli uffici possono scegliere di installare, ad esempio, delle valvole termostatiche, dei regolatori di flusso, oppure decidere di acquistare uno degli ultimi modelli di caldaia che sia regolabile, a basso consumo e di classe energetica alta.

Consumo medio gas: cos’è e come regolarlo 

Il consumo medio di gas rappresenta il quantitativo di gas naturale consumato in media dalle famiglie, dagli uffici o da un determinato paese geografico. I dati mostrano che, in media, una famiglia che vive in un appartamento di circa 100 metri quadri, consuma sui 1.000 metri cubi di gas annualmente. Queste cifre si modificano in base ad alcune variabili come:

  • La zona climatica in cui si trova la casa;
  • La grandezza e l’orientamento dell’abitazione;
  • Le abitudini, il comportamento e il numero degli inquilini;
  • L’efficienza energetica dello stabile;
  • Il rendimento e le condizioni del sistema di riscaldamento;
  • La tariffa del gas.

Il consumo medio gas è una variabile estremamente importante da conoscere poiché grazie a questa, è possibile sapere i propri consumi e di conseguenza selezionare la tariffa e il pacchetto di offerte più conveniente evitando di pagare cifre esorbitanti.

Scegli le migliori offerte per risparmiare in ufficio

I fornitori energetici più all’avanguardia, hanno progettato e pensato delle tariffe apposite per gli uffici e i luoghi di lavoro. Uno dei modi grazie ai quali è possibile ridurre significativamente l’ammontare dei pagamenti per le forniture energetiche degli uffici è quello di confrontare le varie tariffe presenti sul mercato e scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Se il tuo ufficio o la tua attività ha sede a Milano, puoi sfruttare le migliori offerte pensate da esperti del settore da applicare alla specifica zona geografica. Ad esempio, Plenitude e Eni a Milano mette a disposizione un team di professionisti al tuo servizio per elaborare il pacchetto tariffario adattabile al tuo business.

Infatti, tra i servizi offerti dalle compagnie energetiche più utili al fine di tagliare i costi e ridurre gli sprechi, vi è quello di disporre degli operatori specializzati all’analisi dei consumi e dei fabbisogni energetici dei clienti. Tramite queste pratiche,i fornitori energetici, sono in grado di elaborare il piano di offerte personalizzato e anti-spreco per ogni attività. Inoltre, è consigliato richiedere ai propri operatori delle dritte specifiche per evitare i consumi eccessivi negli uffici, come installare dei regolatori di flusso o procedere regolarmente alla manutenzione e alla pulizia degli impianti.

Per maggiori informazioni sulle forniture di energia destinate agli uffici e ai business, ti consigliamo di visitare questa pagina.

Come funziona e cos’è una carta carburante monomarca

Come funziona e cos’è una carta carburante monomarca

Scopri i migliori fornitori di carte carburante monomarca

Secondo la normativa vigente, le aziende e i liberi professionisti sono obbligati a fare rifornimento ai propri veicoli aziendali con dei mezzi di pagamento tracciabili e trasparenti. Le famose schede carburante cartacee non sono più valide per dedurre le spese effettuate per l’acquisto di carburante e neanche per detrarre l’IVA.

A parte le classiche carte di credito aziendali, molti player nel mercato della mobilità hanno deciso di proporre ai professionisti del settore delle carte carburante. Le carte carburante sono prepagate o con addebito e facilitano la rendicontazione grazie alla fatturazione elettronica unica ed esclusiva per le spese carburante.

Di carte carburante ne esistono varie tipologie, dalle carte monomarca alle multimarca alle universali. In questo articolo andremo nel dettaglio della carta carburante monomarca. Continua a leggere per capire se è la tipologia più adatta alla tua azienda, come funziona e quali sono le migliori.

Clicca qui per trovare i migliori fornitori di carte carburante.

Cosa sono le carte carburante aziendali

Le carte carburante sono una soluzione ottimale per le imprese con un parco mezzi o per i liberi professionisti con almeno un mezzo aziendale. Per chi viaggia spesso per lavoro, il rifornimento di carburante è una spesa ingente e porta via molto tempo all’amministrazione per la rendicontazione.

Pagando il rifornimento con la carta carburante monomarca o multimarca che sia, è possibile accedere ad una serie di vantaggi. Attraverso l’utilizzo di una tessera carburante verrà emessa periodicamente una fattura elettronica unica che permette di rendere più efficiente i processi amministrativi. Infatti, in questo modo dedurre i costi del carburante e detrarre l’IVA sarà più veloce.

Sul mercato esistono varie tipologie di fuel card per rispondere a tutte le esigenze dei lavoratori e dei business. Le carte carburanti si differenziano per tipologia di addebito del pagamento (prepagata ricaricabile o con addebito sul conto corrente), per tipologia di stazioni di servizio convenzionate (monomarca, multimarca, universale) e per tipologia di carburante acquistabile (diesel, benzina, ricarica elettrica, gpl e metano).

Come funziona e cos’è una carta carburante monomarca

Come scegliere la carta carburante migliore per il tuo business

Per identificare la migliore carta carburante per il proprio business è importanti capire quali sono le tratte più percorse dal parco mezzi? Quali sono i distributori presenti? Che tipologia di veicoli ho nel mio parco mezzi?

Rispondendo a queste domande sarà possibile districarsi tra le varie proposte di carte carburante e scegliere effettivamente la versione che più risponde alle proprie necessità. Nel prossimo paragrafo vedremo nel dettaglio la carta carburante monomarca.

Carta carburante monomarca

Una carta carburante monomarca è una tessera carburanti direttamente erogata dalle compagnie petrolifere che controllano anche le stazioni di servizio affiliate al proprio brand. Dall’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica, molte catene petrolifere hanno deciso di creare delle carte carburante monomarca per fidelizzare i propri clienti e semplificare il loro lavoro.

Lo svantaggio principale di queste carte è la scarsità della scelta di distributori che possono essere utilizzati per il rifornimento. Essendo carte carburante monomarca è possibile utilizzarle solo e soltanto nelle pompe di benzina affiliate e gestite dal brand della carta stessa.

D’altro canto, i brand di carta carburante monomarca concedono spesso sconti, offerte e promo agli utilizzatori o addirittura rendono gratuita la richiesta della carta. Grazie ai programmi di fidelizzazione, il risparmio sul carburante è praticamente garantito.

Per chi è adatta una carta carburante monomarca? Principalmente per tutti coloro che percorrono quasi sempre lo stesso tragitto e dunque fanno rifornimento sempre nello stesso distributore. Anche per chi ha un distributore di fiducia può essere conveniente convenzionarsi con quel particolare brand attraverso una tessera carburante.

Come funziona e cos’è una carta carburante monomarca

Come scegliere la carta carburante migliore per il tuo business

Di carte carburante monomarca ne esistono molte, tra le più diffuse e le più vantaggiose ci sono:

Cartissima Q8: la carta carburante monomarca di Q8, chiamata CartissimaQ8, è utilizzabile in tutte le stazioni di servizio Q8 e Q8easy. Gli oltre 3.000 punti vendita distribuiti in tutta Italia ti permetteranno di trovarne sempre uno durante il tuo viaggio. Q8 propone quattro formule (Light, Pro, Premium e Executive) che integrano funzionalità e servizi personalizzati per andare in contro a tutte le necessità dei business e dei liberi professionisti. Inoltre, il portale online dedicato, CartissimaWEB, è ottimo per i fleet manager che vogliono avere una panoramica generale sulle spese e controllare i driver in tempo reale.

IP Card Plus: La carta carburante IP Plus è la più capillare d’Italia con oltre 5.000 punti di servizio. Oltre ai carburanti sarà possibile acquistare anche lubrificanti, AdBlue, lavaggi, pedaggi e usufruire del portale di gestione all-inclusive online dedicato per il monitoraggio degli acquisti. Con la carta IP Plus i business possono scegliere il tipo di pacchetto e personalizzarlo su misura.

Quali sono i requisiti per richiedere una carta carburante prepagata o con addebito?

Quali sono i requisiti per richiedere una carta carburante prepagata o con addebito?

Carta carburante con addebito o prepagata: requisiti, caratteristiche e normativa

Nel 2019 è stata abolita la scheda carburante ed è entrato in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica per l’acquisto di carburante per aziende e possessori di P.IVA. Ciò significa che per pagare il rifornimento è obbligatorio utilizzare metodi tracciabili ed elettronici come una carta carburante.

Di fuel card però esistono varie tipologie, prepagate o con addebito, e scegliere la migliore per il proprio business è importante per massimizzare i benefici fiscali e amministrativi. Da tenere in considerazione sono anche i requisiti che ogni tipo di carta carburante richiede alle aziende e P.IVA che la vogliono acquistare.

In questo articolo vedremo i requisiti necessari per richiedere una carta carburante e le caratteristiche delle card carburante prepagate e quelle con addebito in conto bancario.

Clicca qui per trovare i migliori fornitori di tessere benzina.

Carta carburante aziendale come funziona

Gestire, monitorare le spese relative all’acquisto di carburante per la propria flotta o per il proprio veicolo è un processo fondamentale per ottimizzare i costi aziendali. La fatturazione elettronica, entrata in vigore nel 2019, ha reso obbligatorio l’utilizzo di mezzi di pagamento tracciabili e trasparenti per poter accedere al recupero dell’IVA. Tra i sistemi di pagamento idonei troviamo: assegni bancari e postali, addebito diretto, bonifico bancario o postale, bollettino postale, carte di credito, debito o prepagate.

Per agevolare le aziende ed i professionisti sono state immesse nel mercato varie carte elettroniche aziendali specifiche per l’acquisto del carburante chiamate “carte carburante”. Tali metodi di pagamento permettono il tracciamento delle transazioni, sono ottimi sistemi per la gestione delle flotte e possono essere di due tipologie:

  • carta carburante con addebito diretto sul conto corrente;
  • carta carburante elettronica prepagata.

Scegliere l’una o l’altra non si deve basare solo su una preferenza soggettiva ma anche, e soprattutto, su elementi concreti come: gli obiettivi e le necessità del business, i costi delle carte e il soddisfacimento dei requisiti richiesti dai fornitori per ognuna delle due tipologie.

Carte prepagate carburante

Una carta carburante prepagata, o carta carburante ricaricabile aziendale, è uno strumento di pagamento collegato ad un circuito e non ad un conto corrente. Per tale motivo ha un plafond limitato e deve essere ricaricata quando necessario. Infatti, il credito è caricato in anticipo e viene detratto automaticamente ad ogni transazione.

Le carte prepagate benzina possono essere o meno collegate ad un conto corrente ed esistono anche nella versione usa e getta.

Quali sono i requisiti per richiedere una carta carburante prepagata o con addebito?

Carte carburante con addebito sul conto corrente

Le carte carburante con addebito sul conto corrente, al contrario delle prepagate, non necessitano di essere ricaricate ma attingono direttamente dal conto e funzionano come carte di credito o carte di debito a seconda della tipologia richiesta.

La maggior parte delle carte carburante sul mercato funziona a credito e si prevede il pagamento dilazionato a 14 giorni con successivo ricevimento della fattura elettronica.

Quali requisiti deve avere un’impresa per ottenere una carta carburanti?

A seconda della tipologia di tessera benzina scelta, prepagata o con addebito, i fornitori richiedono alcuni requisiti minimi di accesso.

Per una carta carburante prepagata non sussiste nessuna tipologia di requisito. Qualunque azienda può prendere per il proprio business una carta prepagata benzina proprio in virtù del fatto che non è collegata a nessun conto corrente, ma va ricaricata ogni volta e il credito è subito accessibile.

Per una carta con addebito in conto corrente invece, i fornitori richiedono specifici requisiti riguardanti la solvibilità dell’azienda. In questo modo si eviterà il sovraindebitamento delle aziende e il rischio di perdite da parte dei creditori verrà ridotto. Inoltre, per quelle con addebito serve avere 1 bilancio in attivo depositato o comunque avere l’attività aperta da almeno 1 anno.

Requisiti per nuove imprese che vogliono una carta carburante

Una nuova azienda, un business appena aperto può avere difficoltà ad avere i requisiti necessari per richiedere una carta con addebito in conto. Dunque, per le nuove aziende e P.IVA o per coloro che non hanno i suddetti requisiti, si può valutare o di depositare una cauzione per richiedere la tessera carburante con addebito oppure optare per una ricaricabile che, al contrario, non richiede alcun requisito per averla.